Poche volte in politica è facile giudicare, distinguere e scegliere.
Il 25 settembre sarà una di queste volte.
Nelle elezioni alla Camera, nel collegio L’Aquila-Teramo, centrodestra e centrosinistra hanno candidato due donne.
Solo che il centrodestra ha candidato Giorgia Meloni, così legata all’Abruzzo da esserci venuta almeno una decina di volte (!) nei suoi 16 anni di lunga vita politica da parlamentare e talmente innamorata degli abruzzesi da averci imposto e rifilato un Presidente di Regione che soggiorna stabilmente nella capitale.
Il centrosinistra, invece, ha candidato Rita Innocenzi, abruzzese che da una vita combatte in prima linea per la difesa del lavoro, dei lavoratori e per chi un lavoro non ce l’ha.
Conosco Rita da quando facevo il Servizio Civile e lei, già vent’anni fa, era impegnata con le persone più deboli e bisognose.
L’esperienza sindacale in CGIL con gli edili – gli operai dei cantieri della ricostruzione – negli anni terribili del dopo-terremoto, e poi le vertenze coi lavoratori delle aziende in crisi, e poi le lotte per la stabilizzazione dei precari degli Uffici Speciali per la Ricostruzione, e le manifestazioni per i diritti sociali e civili e l’impegno per uno sviluppo economico e industriale rispettoso dell’ambiente… questa è la Rita che ho sempre conosciuto, stimato, ammirato e sostenuto.
Questa è la persona che voterò con fiducia ed entusiasmo.
Perché questa volta, più che mai, c’è bisogno di chi conosca L’Aquila e l’Abruzzo, lo rappresenti, lo difenda ogni giorno.
A chi pensa che l’Abruzzo sia “terra di conquista” per far fare la carriera a persone estranee e indifferenti, a chi vuole catapultare qui da noi dirigenti politici solo per farli eleggere e che poi faranno gli interessi propri, noi rispondiamo con il volto pulito e orgoglioso di una donna come Rita.
Di una persona che conosciamo, di cui possiamo fidarci, che sappiamo di trovare quotidianamente vicino a noi, che rappresenta un vero rinnovamento in termini di idee, di esperienza e di passione politica.
Questa volta non dovrebbe essere una scelta difficile per le abruzzesi e gli abruzzesi.
Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci